lunedì 15 agosto 2011

New England Dream

Sempre più un buon motivo non tanto per partire, 
quanto poi per restare... a destinazione. 
A chi mi domanda ragione dei miei viaggi, solitamente rispondo che so bene quel che fuggo, 
ma non quello che cerco. Michel de Montaigne, Saggi, 1580/95



UNO DUE TRE VIA!

Groenlandia dall'aereo

Da tanto sognavo un giro nel New England: 
con arrivo a Boston, noleggio auto, acquisto mappa per un driving coastal tour direzione Maine, il più su possibile per poi ridiscendere fino a New York.                             
Ed eccomi qui a Boston, da un giorno circa, con mappa in mano e auto che mi sta aspettando, partenza domani pomeriggio per Bar Harbor.

Il meteo non è dei migliori ed è un vero peccato perché Boston è una città che si può tranquillamente girare a piedi, come viene definita qui compact and walkable.  Se proprio diluvia, come in questo momento, la metropolitana ("T") può venire in aiuto rendendo accessibile anche la vicina Cambridge. 
Come ho già spiegato, quando arrivo in una città per la prima volta, è mia consuetudine girare senza meta precisa, senza un ordine, altro che tour consigliati!, perché mi piace farmi trasportare dal "caso", seguendo quello che mi incuriosisce passo passo.  Solo dopo qualche giorno inizio a documentarmi su cosa ho già visto e cosa ci sarà ancora da vedere. 
Però per chi ama fare le cose per bene e desidera dal primo giorno avere un'infarinatura generale esistono tanti tour con corrierina - l'Old Town Trolley è il più famoso - oppure con il più divertente "Duck", un anfibio che prima fa il giro della città via terra e poi entra in acqua nel Charles River o nella baia, l'effetto è un po' da parco divertimenti, e i conducenti/guide sono i veri animatori che, microfonati, intrattengono anche i turisti sui marciapiedi con i loro commenti e vere e proprie scenette recitate sui padri pellegrini.

Appunto i padri pellegrini. I racconti sono tutti incentrati oltre che sulle prodezze dei Red Sox, dei Boston Celtics, dei Patriots (in ordine di importanza), sulla storia - i bostoniani possono vantarsi di vivere nei luoghi che hanno deciso le sorti e dato forma agli Stati Uniti. Si parla di:
- i primi europei che sbarcarono sulle coste del Massachussets, dai vichinghi intorno all'anno 1000, ai francesi, spagnoli, portoghesi, italiani, inglesi;
- i Puritani, che vittime di persecuzioni religiose si rifugiarono in queste zone
- la fondazione di Boston
- il Boston Tea Party
- la battaglia di Bunker Hill e la Dichiarazione d'Indipendenza del 1776

La storia di Boston




Un tempo denominata Trimountain , l'attuale Boston accolse il primo gruppo di coloni inglesi fuggiti dalla madre patria nel 1620 e sbarcati nella limitrofa Plymouth dalla famosa nave Mayflower. Fu poi fondata nel 1630 dai coloni puritani inglesi guidati da John Winthrop, rappresentante ufficiale della Massachusetts Bay Company. Divenne in tal modo il fulcro della vita e della cultura puritane del Nuovo Mondo. Nel 1635 venne infatti fondato il liceo tutt'oggi d'élite, il Boston Latin School, mentre l'anno successivo fu fondato nella vicina Cambridge l'Harvard College. Qualche anno più tardi uscì il primo giornale delle 13 colonie. Proprio per il ruolo di spicco che la città acquisiva sempre più con l'andare del tempo, Boston fu oggetto delle mire di Londra e subì la decisione di Giorgio III di tassare le colonie al fine di acquisire i fondi necessari per il finanziamento delle guerre inglesi. Questo provvedimento accese gli animi dei coloni americani che insorsero contro la pressione fiscale e il Boston Tea Party del 16 Dicembre 1773 passò alla storia come il primo gesto di ribellione contro l'Inghilterra. Per protestare contro i dazi sull'importazione del thè un gruppo di giovani americani facenti parte dei 'Sons of liberty' e travestiti da indiani si imbarcarono su alcune navi inglesi ferme al porto di Boston e gettarono interi carichi di thè in mare: questo atto venne da molti considerato la scintilla della rivoluzione americana. Questa fu combattuta tra il 1775 e il 1783 tra le tredici colonie nordamericane (divenute in seguito Stati Uniti d'America) e la loro madrepatria, ossia il Regno di Gran Bretagna. La guerra si considerò definitivamente conclusa dopo stipulazione del trattato di Parigi: gli Stati Uniti vennero riconosciuti dal Regno Unito e quest'ultimo fu costretto a cedere il Senegal, Trinidad e Tobago alla Francia. Boston ritrovò il benessere economico dopo la guerra di indipendenza grazie allo sviluppo di nuovi rapporti mercantili e alle industrie manifatturiere del settore tessile e calzaturiero.  boston.it/boston-storia.cfm



Lo stile architettonico degli edifici seguì lo stile britannico dal 1790 quando il primo architetto americano di fama, Charles Bulfinch, definì lo stile federale.  Nel  XIX secolo i Bostonians svilupparono uno stile vittoriano locale con influenze del classicismo greco, poi degli stili francese e italiano. Nel XX secolo, l'università di Harvard e il M.I.T. (Massachussets Institute of Technology) attrassero molti architetti di fama che lasciarono la propria impronta.
Esempi dei diversi stili: Federal (es. Harrison Gray Oris House), Boston Granite (Tower of Trinity Church), Renaissance Revival (Facade of Quincy Market), Richardsonian Romanesque (Front portico of the First Baptyst Church), Victorian (Victorian Gibson House Museum), Art Deco (New England Telephone Building), Modernism (Interior of the Kresge Chapel 1950's).

Top 10 attrazioni di Boston:
Beacon Hill
Old State House
Massachussets State House
Museum of Fine Arts
New England Aquarium
Trinity Church
John Hancock Tower
Old North Church
Harvard
Boston Common

Io ci aggiungo qualche spunto di cultura pop... come una partita al Garden - ovvero Boston Celtics -, e una al Fenway Park - ovvero Red Sox.


Per i nostalgici - and aged... - un salto a vedere dove si trova Cheers (luogo d'azione del celebre telefilm del 1982 in Italia noto come Cin Cin)

L'aperitivo e 4 chiacchiere al Joe's American Bar & Grill in Newbury Street.

Una passeggiata al tramonto sulla Back Bay lungo il Charles River.

Una foto a cavallo di papera mamma seguita dai suoi otto figlioletti Jack, Kack, Lack, Mack, Nack, Ouack, Pack, Quack - sculture di bronzo al Public Garden che si ispirano a Make Way for Ducklings, libro per bambini scritto e illustrato da Robert McCloskey.







The story begins as Mr. and Mrs. Mallard fly over various potential locations to start a family. Each time Mr. Mallard selects a location, Mrs. Mallard finds something wrong with it. Tired from their search, the mallards land at the Public Garden Lagoon to spend the night. In the morning, a swan boat passes by the mallards. The mallards mistake the swan boat for a real bird and have a second breakfast of peanuts thrown from the people on the boat. Mrs. Mallard suggests that they build their nest in the Public Garden. However, just as she says this, she is nearly run down by a passing bicyclist. The mallards continue their search, flying over Boston landmarks such as Beacon Hill, the Massachusetts State House, and Louisburg Square. The mallards finally decide on an island in the Charles River. From this island, the mallards visit a policeman named Michael on the shore, who feeds them peanuts every day.
Shortly thereafter, the mallards molt, and Mrs. Mallard hatches eight ducklings named Jack, Kack, Lack, Mack, Nack, Ouack, Pack, and Quack. After the ducklings are born, Mr. Mallard decides to take a trip up the river to see what the rest of it is like. Mr. and Mrs. Mallard agree to meet at the Public Garden in one week. In the meantime, Mrs. Mallard teaches the eight ducklings all they need to know about being ducks.
One week later, Mrs. Mallard leads the ducklings ashore and straight to the highway in hopes of crossing to reach the Garden, but she has trouble crossing as the cars will not yield to her. Michael, the policeman who fed peanuts to the Mallards, stops traffic for the family to cross. Michael calls police headquarters and instructs them to send a police car to stop traffic along the route for the ducks. The ducks cross the highway, Embankment Road, then proceed down Mount Vernon Street to Charles Street where they head south to the Garden. When the family must cross Beacon Street to enter the Garden, there are four policeman standing in the intersection stopping traffic to make way for the ducklings. Mr. Mallard is waiting in the Public Garden for the rest of the family. Finally, the family decides to stay in the Garden and lives happily ever after.